Culetto arrossato neonato: come gestire la dermatite da pannolino?

Sederino arrossato! Metto un po’ di Canesten? o la Calendula? Dermatite da pannolino: come risolverla con creme o rimedi naturali…

La dermatite da pannolino è di certo la causa più frequente di “culetto arrossato “nel neonato.

Parliamo di una dermatite di natura “irritativa” (in medichese DIC – Dermatite Irritativa da Contatto) dove l’irritazione del culetto è in questo caso data dal prolungato contatto con l’acidità di feci e urine con la delicata cute del bambino nel micro-ambiente chiuso e impermeabile generato dal pannolino.

Non tutti sanno che feci e urine sono entrambe fisiologicamente acide e tale acidità spesso aumenta in corso di diarrea!

Se non tempestivamente gestita, la dermatite da pannolino facilmente evolve in micosi: le spore fungine (es: Candida Albicans) per crescere al meglio, hanno infatti bisogno proprio del medesimo microambiente creatosi sul culetto in corso di dermatite da pannolino: cute macerata e scarsa traspirazione,

Ed ecco che dal rossore puramente irritativo si passa al rossore da micosi (fungo), con una linea di demarcazione tra le due fasi quasi impossibile da tracciare.

Tantochè l’approccio terapeutico, come vedremo a breve, prevede non solo creme a effetto barriera (come quelle a base di ossido di zinco) ma anche creme a effetto antimicotico (una tra tante il famoso Canesten, molto noto alle mamme).

In questo breve articolo non voglio far altro che chiarirti le principali cause di dermatite da pannolino affinchè tu possa imparare a prevenirla e voglio soprattutto spiegarti l’adeguato uso di creme e prodotti vari in commercio, che fin troppo spesso vengono usati in maniera scorretta.

Quali rimedi per lenire il culetto arrossato?

Se aprissi questo paragrafo entusiasmandovi sui miracolosi “rimedi naturali” (oli di calendula, aloe vera o altre erbe miracolose per il culetto arrossato) come fanno molti siti, sarei intellettualmente disonesto con voi poichè, come vi spiego tra un attimo, qualsiasi sostanza oleosa (finanche l’olio di oliva!) si dimostra efficace nel ripristinare la barriera lipidica cutanea del piccolo, laddove necessario.

Ma è proprio questo il punto: quando è necessaria una crema piuttosto che un’altra?

Vedo gente affezionarsi ad un singolo prodotto e utilizzarlo qualunque sia il tipo di rossore.

La verità è che vuoi l’ossido di zinco, vuoi il canesten, vuoi la calendula, prima di applicare uno (o più) di questi prodotti bisogna focalizzare lo stato del bambino discutendone col proprio pediatra, altrimenti si rischia di fare cilecca e protrarre l’arrossamento per giorni e giorni.

Prevenzione culetto arrossato: igiene quotidiana e ossido di zinco

Il rimedio naturale più efficace per prevenire l’arrossamento del culetto è di certo una tempestiva igiene quando il pannolino è sporco: prima il piccolo viene cambiato, minore sarà il tempo di contatto tra l’acidità di feci e urine e la sua pelle.

Le creme all’ossido di zinco andrebbero poi usate ad ogni cambio, pur se il culetto non è arrossato, in quanto, fungendo da barriera protettiva verso feci e urine, servono a prevenirne l’arrossamento (o mitigarne il peggioramento una volta arrossato).

La “forza” che vogliamo dare a questa barriera protettiva varia un po’ in base alla percentuale di ossido di zinco formulata nel prodotto: 10%, 20%, 50%.

Ad esempio se ha diarrea (e quindi facilmente si arrosserà!) o se è già molto arrossato, il primo passo è passare ad ossido di zinco al 50% (es: Pasta di Hoffmann).

Dunque cercate di comprendere che l’ossido di zinco non è una “crema antinfiammatoria” (come potrebbe essere una crema al cortisone!) ma è semplicemente una “crema barriera”, quindi vi prego: non mettetelo ovunque sul corpo troviate arrossato! Pur quando non c’è nulla contro cui esercitare un effetto barriera!

Ho visto persone addirittura usare l’ossido di zinco nella dermatite atopica dove non ha alcun senso!

Schemi terapeutici per culetto arrossato

A seconda di quanto il culetto sia arrossato, il tuo pediatra potrebbe orientarsi verso una di queste 3 cause, che prevedono trattamenti differenti:

  1. Sudamina
  2. Dermatite da pannolino
  3. Dermatite da pannolino con candida e/o impetigine

Di certo i consigli dati qui sopra di perseguire una tempestiva igiene ogni volta che si sporca e applicare ossido di zinco a effetto barriera per mitigare ulteriori attacchi acidi da parte di feci e urine restano validi.

Ma oltre a ciò bisogna talora aggiungere altro.

In caso di sudamina zona culetto

  • Cambio frequente del pannolino
  • Polveri assorbenti o gel a base di aloe vera da massaggiare per qualche minuto 3-4 volte al giorno
  • Ossido di zinco da applicare alla fine per creare uno strato “barriera” contro gli attacchi acidi di feci e urine, prevenendo la dermatite da pannolino (vedi avanti).

In caso di dermatite da pannolino con candida

Dal momento che, come spiegato a inizio articolo, è molto facile per i funghi svilupparsi al chiuso di un pannolino su una cute già macerata e umida, non ci stupiremo se la terapia data dal nostro pediatra per il culetto arrossato, preveda l’alternanza di antimicotici e/o sostanze oleose rigeneranti come segue:

  • Cambio frequente del pannolino
  • Canesten 3 volte al giorno massaggiando bene poco prima di applicarvi ossido di zinco (magari al 50%) sovrapposto.
  • Olio di calendula o olio di oliva (alternandolo al Canesten) massaggiando bene poco prima di applicarvi ossido di zinco (magari al 50%) sovrapposto..
  • Ossido di zinco da applicare alla fine per creare uno strato “barriera” contro gli attacchi acidi di feci e urine, prevenendo la dermatite da pannolino (vedi avanti).

Nonostante abbia visto madri usare il canesten come fosse una “crema lenitiva anti-arrossamenti” ci tengo ad enfatizzare che si tratta invece di un antimicotico (o antifungino, se preferite) ed il vostro pediatra potrebbe consigliarvelo quando l’eritema da pannolino sia arrivato a un punto che non sia più possibile escludere con certezza una sovrapposta crescita di Candida (un fungo).

Per quanto riguarda invece le sostanze oleose (es: olio di calendula, olio di oliva) esse vengono talora spacciate come “rimedi antinfiammatori” ma in realtà non hanno tali proprietà (al pari di cortisone o simili) ma agiscono piuttosto velocizzando il ripristino della barriera lipidica cutanea alterata da feci e urine.

Essi non vanno dunque nemmeno a creare una nuova barriera come fa invece l’ossido di zinco (vedi sopra) ma vanno piuttosto a velocizzare il ripristino della naturale barriera lipidica che la cute già possedeva prima che fosse lesa dall’azione irritante di feci urine.

Tra le fonti qui in basso cito uno recente studio (3) che mostra equivalente efficacia nell’applicare olio di calendula od olio di oliva.

Esse vanno massaggiate per bene sulle zone arrossate ad ogni cambio di pannolino, prima poi di applicarvi subito dopo anche la barriera dell’ossido di zinco (vedi sopra), creando così una sorta di sandwich dove il prodotto oleoso rigenerante stia sotto e l’ossido di zinco sia sovrapposto.

Ma le salviette per neonati si possono usare? Oppure vanno ad alterare tale barriera lipidica naturale? Approfondisco la risposta a tale domanda in quest’altro articolo che ti invito a leggere quando finisci questo: Culetto arrossato: cause, rimedi, uso delle salviette.

In caso di dermatite gravemente impetiginizzata

Parliamo di situazioni in cui la cute tende a “spaccarsi a sangue”. In questi casi la priorità è inibire crescita non solo fungina ma anche batterica.

Prodotti ad azione antisettica locale possono essere integrati alla terapia seguendo un po’ lo schema sopra descritto, ma con qualche modifica:

  • Cambio frequente del pannolino
  • Canesten 3 volte al giorno massaggiando bene poco prima di applicarvi ossido di zinco (magari al 50%) sovrapposto
  • Sofargen gel 3 volte al giorno (alternandolo al Canesten) massaggiando bene poco prima di applicarvi ossido di zinco (magari al 50%) sovrapposto.
  • Ossido di zinco da applicare alla fine per creare uno strato “barriera” contro gli attacchi acidi di feci e urine, prevenendo la dermatite da pannolino (vedi avanti).

Morale dell storia: se andate in farmacia chiedendo “qualche prodotto per il culetto arrossato” rischiate che il farmacista vi svuoti un intero scaffale sul bancone perchè ne esistono davvero tanti.

Il punto è capire la differente funzione che ha ognuno di questi e, sotto la guida del proprio pediatra, usarli seguendo una logica e una strategia ben precise.

Dott. Raffaele Troiano – Pediatra

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Fonti:

  1. The BaSICS (Baby Skin Integrity Comparison Survey) study: A prospective experimental study using maternal observations to report the effect of baby wipes on the incidence of irritant diaper dermatitis in infants, from birth to eight weeks of age
  2. Mechanism for initiation of food allergy: Dependence on skin barrier mutations and environmental allergen costimulation
  3. Comparison the effects of topical application of olive and calendula ointments on Children’s diaper dermatitis: A triple-blind randomized clinical trial

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