Primi Dentini Neonato: tra febbre, sintomi e falsi miti

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Febbre, tosse, muchi, diarrea? A quanti mesi i primi dentini? Tra verità e falsi miti…

Sintomi dei “primi dentini del neonato“? La maggior parte di voi genitori cerca esattamente questi termini quando vedono il proprio “neonato” mettere i primi dentini tra febbre, irritabilità o difficoltà nell’alimentarsi.

Ma perchè uso le virgolette nello scrivere “primi dentini del neonato“?

Perchè va precisato che in realtà è tecnicamente scorretto scrivere così: i dentini infatti spuntano fuori mediamente verso i 6 mesi di vita (con qualche variante che vi dirò dopo) e a quest’età il bimbo non è più un neonato!

Sapete bene che in pediatria dai 28 giorni in poi non si parla più di “neonato” ma di “lattante”!

Ma davvero tutti i sintomi solitamente attribuiti ai dentini dipendono realmente da essi? Cercherò di separare i veri sintomi da dentizione dai falsi miti.

Ma entriamo ora nel merito e vediamo quali sono i sintomi dei primi dentini del neonato o del lattante (come più vi piace! ;).

Primi dentini: tra realtà e falsi miti

La dentizione decidua è un processo fisiologico che inizia mediamente a 6 mesi di vita e si completa entro i 30 mesi.

Esistono comunque ampie varianti della norma che vanno da neonati nati già con un dentino, a bimbi che mettono i primi denti a 1 anno di vita..

I primi dentini possono di certo provocare un po’ di infiammazione gengivale al momento dell’eruzione con dolore, irritabilità e voglia di mordere per alleviare tale disagio.

E non escludo tale lieve infiammazione locale possa provocare anche un po’ di febbricola. Ma la “febbre da denti” arriva al massimo a 37,2-37,5 °C.

Ritrovarsi un bimbo a 38 – 39 °C equivale a dire che probabilmente la causa della febbre è un’altra (magari una banale virosi. Non di certo i denti che non provocano mai un rialzo termico così importante!

Cosa dare per il dolore dei primi dentini?

Nei momenti in cui tale lieve dolore e irritabilità genera maggior disagio (magari quando deve riposare) accordare col proprio pediatra una singola dose di paracetamolo (es: Tachipirina gocce) non è di certo un delitto!

Ma vi prego evitate le supposte!

Per il loro “capriccioso” assorbimento (inficiato talora dalla presenza di feci in retto!), hanno un’efficacia variabile sia sulla febbre ma soprattutto sul dolore!

Per il dolore meglio gocce o sciroppo

Di fatto non è sempre strettamente necessario somministrare antidolorifici per il dolore dei primi denti.

Ma se osserviamo che il bimbo se ne giova in maniera concreta e magari riposa meglio grazie all’effetto antidolorifico del paracetamolo, perchè non servirsene?

L’importante è che non diventi una schematica routine giornaliera, che venga usato solo per aiutarlo a riposare (di giorno fategli mordere qualcosa che è meglio!) magari nella fase più acuta (quando erompe la punta!) ed evitare di andare oltre i 3 giorni consecutiv.

Sintomi dei primi dentini

Ecco i sintomi che realmente possono provocare i primi dentini…

Dolore dei primi denti – Irritabilità – Nervosismo

Come già spiegato questo è sicuramente il sintomo più rilevante (soprattutto nel periodo di comparsa dei primi incisivi e dei molari), causato dall’infiammazione della gengiva per l’eruzione dell’aguzzo dentino che spinge per arrivare in superficie.

Ma dura pochi giorni, è ai confini tra dolore e “fastidio” e non è sempre meritevole di trattamento come spiegato nel paragrafo precedente.

Riduzione dell’appetito – Difficoltà ad alimentarsi

L’aumento del dolore durante le poppate o i pasti può comportare un atteggiamento particolarmente irritabile e “nervoso” quando mangia e prolungamento del tempo impiegato per completare il pasto.

Ciò può innescare un circolo vizioso in cui l’irritabilità e la difficoltà a completare il pasto aumentano la fame e la fame accresce l’ìrritabilità: un bimbo che si alimenta male sarà sempre più affamato e inconsolabile!

Riduzione del sonno

Tutto quanto appena descritto non può che peggiorare le capacità di addormentarsi e mantenere un sonno lungo e duraturo dei vostri figli.

La notte diventa spesso il momento in cui i piccoli si lasciano andare a inconsolabili e inarrestabili crisi di pianto.

Scialorrea (ipersalivazione)

Se è vero che durante l’eruzione dei denti può avvenire un aumento della salivazione, bisogna anche dire che la tendenza alla scialorrea (ipersalivazione!) fa parte un po’ di tutti bambini specie nel primo anno di vita talora accompagnata da irritazione del viso in particolare intorno al mento.

E ciò accade spesso anche mesi e mesi prima che erompa il primo dentino!

E su quest’ultima cosa vi dirò di più: quasi ogni settimana almeno una mamma o nonna col piccino di 1, 2 o 3 mesi (e quindi ben lontano dall’eruzione del primo dente!) mi chiede:

“Dottore ma perchè sbava così tanto? E’ appena neonato e dentini ancora non ne vedo, ma forse si staranno preparando?”

Ed è quel preciso momento che la mia immaginazione vola lontano da questo pianeta immaginando un mondo fantastico in cui dentino che si pettinano guardando allo specchio mentre si preparano per uscire.

Ma attribuire tutto ai primi denti causa errori e ritardi diagnostici!

Ebbene si: è talmente tanta la voglia di attribuire ogni cosa ai dentini che questi poveretti diventano colpevoli anche quando se ne stanno ancora per conto loro tranquilli tranquilli nelle gengive.

Il solo fatto che hanno “intenzione” di uscire basta a far si che in alcune famiglie, qualunque cosa avvenga sia attribuita ai dentini!

Mi è capitato di vedere in ritardo bimbi con cistiti, infezioni urinarie o talora con otiti perchè le famiglie si erano cullate per giorni nel rasserenante pensiero che quella febbricola altalenante, inappetenza o irritabilità del piccolo dipendesse dai dentini e quindi non tardavano a portarlo a visita!

Sintomi che non dipendono dai dentini (falsi miti ed errori)

Come ti accennavo nessuna febbre a 38-39 °C deve essere seriamente ricondotta ai dentini!

E allo stesso modo le chilometriche liste di presunti “sintomi dei primi dentini del neonato” che germogliano rigogliose nelle allegre conversazioni tra mamme e mamme fuori scuola o al parco giochi, vanno molto ridimensionate.

Medici che attribuiscono ogni cosa ai dentini?

Ricondurre tutto ai denti a prescindere mi fa tornare in mente la mamma di un bimbo celiaco di 8 anni che vidi in ambulatorio molti anni fa quando ero specializzando.

Il bambino aveva una celiachia ben compensata dalla dieta (come dimostravano gli esami del sangue) ma da mesi soffriva di dolori addominali.

“Dottore il mio medico mi dice che il dolore dipende dalla celiachia, ma come è possibile se la dieta la fa bene?”

E infatti il suo problema non era la celiachia, ma un colon irritabile.

Però l’etichetta “celiachia”, che il bimbo si sarebbe portato con lui per tutta la vita, generava la tendenza a ricondurre tutto alla celiachia.

Un po’ come l’etichetta, abusata spesso anche da colleghi, “eh si ma sta mettendo i denti” spesso genera errori evitabili.

Genitori che attribuiscono ogni cosa ai dentini?

Un recente studio (vedi fonti in basso) ha mostrato che la tendenza ad attribuire tutto ai dentini prevale soprattutto tra i genitori meno scolarizzati. Questo atteggiamento non fa che alimentare miti su miti:

“A me quando ha messo i denti aveva sempre mal d’orecchio” mi raccontava ad esempio l’altra mattina la madre di un bimbo di 1 anno con otiti medie acute ricorrenti.

Il nasino di quel bimbo, quando raffreddato, veniva aspirato poco e nulla: “Dottore ma quello non se lo vuole far fare!”

Ed ovviamente l’accumulo di muchi nasali a quell’età favorisce l’otite.

“Non esistono bimbi appassionati di aspirazione nasale signora, neanche i miei bimbi volevano farsi aspirare i muchi, ma io glielo facevo lo stesso per evitare l’otite o altro signora”

Rispondo spesso quando mi si dice “che il bimbo non vuole”.

Usare come capro espiatorio i dentini piuttosto che la propria incapacità a fare i lavaggi nasali al bambino è di certo più comodo se vogliamo parlare in modo schietto!

Un antico e triste falso mito sui dentini

E ora vi racconto anche un triste falso mito del passato, per fortuna oggi superato.

Quando secoli fa la mortalità infantile nei primi 5 anni di vita era elevata, girava voce addirittura che i dentini potessero provocare la morte.

Perchè ciò?

Perchè per ogni bambino che si ammalava o moriva senza che se ne fosse capita la causa, visto che quasi di certo qualche dente lo stava sempre mettendo, la narrazione popolare finiva col legare drammaticamente i due eventi.

Ecco come nascono i falsi miti: se due cose accadono insieme (eruzione di un dente e morte inspiegata) l’una deve essere per forza causa dell’altra.

Lo stesso errore fatto negli ultimi anni tra autismo e vaccino MPR.

Oggi che per fortuna siamo riusciti ad abbattere la mortalità infantile combattendo (anche grazie ai vaccini) le mille insidie patologiche un tempo mis-diagnosticate anche a livello popolare ci è accorti che in realtà denti non c’entravano nulla e il falso mito è scomparso.

A che età compaiono i primi dentini nel “neonato”?

Come abbiamo detto la dentizione decidua consiste nella comparsa dei primi denti da latte sostituiti dopo qualche tempo (generalmente dai 6 anni in poi) dalla dentizione permanente che termina in età adulta (18-25 anni).

Non esiste una regola ben precisa sia per quanto riguarda l’età di insorgenza che per quanto riguarda lo schema dell’eruzione dentale.

Generalmente i primi denti da latte compaiono dopo il sesto mese di vita (inizio del settimo mese) ma vi sono molte varianti parafisiologiche.

In alcuni bimbi il primo dentino può essere visibile già dal terzo mese, in altri può essere necessario aspettare fino a 12 mesi di vita per veder spuntare qualcosa dalle gengive.

Se in un bambino i denti da latte compaiono in anticipo o in ritardo, la stessa cosa succederà anche con i denti permanenti.

In che ordine compaiono i primi dentini?

  • In genere i primi a comparire sono gli incisivi mediani inferiori (6°-7° mese) a cui fanno seguito i mediani superiori (7°-8° mese).
  • Gli incisivi laterali superiori (8°-9° mese) e inferiori (10-11° mese).
  • Per i primi molari  bisogna aspettare il 14°-18° mese.
  • Dopo il 18° mese compariranno invece i primi canini.
  • Dopo i 24-30 mesi la dentizione decidua si completerà con la comparsa dei secondi molari.

La dentizione decidua sarà cosi completa per un totale di 20 denti da latte.

Come già detto esistono molte varianti parafisiologiche: in alcuni bambini gli elementi superiori spuntano prima degli inferiori: questa eventualità è del tutto normale e non bisogna preoccuparsi.

Fonti:

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