Febbre scende con Tachipirina e poi risale

Dopo quanto tempo dalla Tachipirina posso dare Nurofen e viceversa?

Questa è forse la domanda che da pediatra più spesso mi viene posta ogni giorno. Devo ridare subito qualcosa per abbassare la febbre o meglio aspettare le 6 ore?

Da quando poi oltre al paracetamolo (es: Tachipirina) è saltata fuori anche l’alternativa dell’ibuprofene (es: Nurofen) la confusione dei genitori è salita a livelli ancora più alti!

Ma non preoccuparti, sto scrivendo quest’articolo proprio per tirarti fuori da questo caos…

Come vanno distanziati gli antipiretici?

Cominciamo col dire che per un corretto uso di paracetamolo (es: Tachipirina) e ibuprofene (es: Nurofen) bisognerebbe:

  • Sceglierne uno solo evitando di alternarli in maniera sistematica (es: evitare di fare ogni 4 ore l’uno poi l’altro)
  • Alternarli una tantum è possibile, ma solo su consiglio del pediatra in caso di iperpiressia (vedi paragrafo successivo)
  • Tra Tachipirina e Tachipirina, secondo gli attuali dosaggi suggeriti, devono passare almeno 6 ore
    • un tempo si attendevano anche 4 ore (pur senza mai superare le 5 somministrazioni al giorno) poichè si usava darlo ad un dosaggio minore
  • Tra Nurofen e Nurofen devono passare almeno 6 ore ma senza mai superare le 3 dosi al giorno (quindi se riusciamo ad attendere 8 ore è ancora meglio)
  • Tra Tachipirina e Nurofen possono eccezionalmente passare anche appena 2 ore, ma bisogna tener conto che tale cambio di antipiretico non vi troverete MAI a doverlo fare se non in caso di iperpiressia (ovvero febbre oltre 40) e dietro consiglio del pediatra (vedi avanti)

La febbre è dunque risalita dopo犀利士 appena 2 ore dall’ultima dose di Tachipirina e non sai che fare?

Io credo che la prima domanda che dovresti porti in questo momento è: a quanto è risalita questa febbre? è davvero necessario abbassarla subito?

Vediamo un po’…

Se siamo SOPRA i 40°C (iperpiressia)

Bisogna confrontarsi col pediatra per capire come abbassarla il prima possibile.

Laddove tu non abbia abusato compulsivamente di antipiretici tutto il giorno, il pediatra potrà dunque permettersi il lusso di suggerirti una tantum di:

  • Anticipare la dose di paracetamolo (es: Tachipirina, Efferalgan, magari passando alla più efficace via orale qualora prima l’avevi messa a supposta) …oppure…
  • Passare all’ibuprofene (es: Nurofen, Momentkid. E quindi assolutamente non il cortisone! il Bentelan infatti non è un antipiretico!)

Dare quindi un antipiretico dopo già 4 ore? O addirittura ed eccezionalmente dopo appena 2 ore? E si può fare?

La risposta è: dipende da come vi siete comportati prima.

In pratica sopra i 40 si può anche fare, a patto però che sia una tantum e dopo confronto col pediatra che valuterà quanto antipiretico ha assunto complessivamente nelle ultime 24 ore e negli ultimi giorni.

Se ad ogni precoce risalita che si stabilizzi sotto i 40 correte infatti a rincarare la dose di Tachipirina o Nurofen, sovraccaricando il piccolo, come faremo poi noi pediatri ad anticiparvi la dose laddove dovesse servire?

Quindi per permetterci di anticipare una tantum la dose laddove davvero serva, dovete imparare a stare calmi nei casi in cui la febbre, pur essendo risalita, non ha raggiunto livelli critici (vedi prossimo paragrafo).

Sopra i 40°C siamo infatti in iperpiressia e ci si sta avvicinando alla soglia dei 40,5°C che, se superata in modo protratto e persistente, può rallentare il metabolismo di alcune attività enzimatiche cerebrale.

Ma vi assicuro che questa soglia dei 40,5 viene superata molto raramente ed è sempre opportuno confrontarsi con un pediatra qualora accada.

Dunque: per poter gestire al meglio i rari over-40 (al fine di evitare il superamento persistente dei 40,5) bisogna restare calmi nei più frequenti under-40.

E bisogna inoltre evitare di cercare i segnali di gravità guardando il livello del termometro.

I segnali di gravità vanno cercati bensì nei possibili sintomi di accompagnamento della febbre evocativi possibili patologie importanti alla base.

Se siamo SOTTO i 40°C

Febbre a 38°? Febbre a 39° – 39,5°C? Poco cambia purchè sia stabile!

Cosa fare sul piano pratico?

Bisogna attendere l’intervallo di 6 ore dalla precedente dose di antipiretico (per approfondire gli intervalli tra le dosi di antipiretico leggi anche qui).

Se in queste 6 ore il bambino TOLLERA MALE la febbre:

  • se non ha brividi scopritelo, se invece ha brividi copritelo: in pratica assecondatelo!
  • offritegli spesso acqua
  • se gradisce un panno fresco sulla fronte, utilizzatelo
    • se però questo panno gli crea altro disagio, allora non utilizzatelo!
    • tali rimedi non sono curativi ma lenitivi: quindi se davvero leniscono il disagio usateli, altrimenti no.
  • rimisurate la febbre ogni 1-2 ore per accertarvi che sia stabile e non stia andando oltre i 40 (evenienza poco frequente, ma se accade, vedi paragrafo precedente)
  • rimisuratela poi a distanza di 6 ore dalla precedente dose di antipiretico
    • se è in discesa e il bambino continua a tollerarla male, potete ridare antipiretico!
    • se è stabile e il bambino continua a tollerarla male, potete ridare antipiretico!
    • se è in salita e il bambino continua a tollerarla male, potete ridare antipiretico!

In sostanza: finchè siamo sotto i 40 non ci interessa tanto che fa la febbre quanto come il bimbo la tolleri per decidere se dare antipiretico!

Se in queste 6 ore il bambino TOLLERA BENE la febbre:

  • tranquillizzatelo, fatelo giocare, mangiare o lasciatelo dormire se vuole riposare
  • rimisurate la febbre una volta trascorse le 6 ore
    • se è in discesa e il bambino continua a tollerarla bene, non serve alcun antipiretico!
    • se è stabile e il bambino continua a tollerarla bene, non serve alcun antipiretico!
    • se è in salita (purchè resti sotto i 40) e il bambino continua a tollerarla bene, non serve alcun antipiretico!

Lo so quello che quanto ho scritto sinora in quest’articolo vi fa crollare antiche e radicate certezze e forse vi indurrà a cambiare sito.

Ho difficoltà anch’io a scriverle queste cose se penso a tutte le volte che da bambino ho visto mio padre in pena per la mia febbre a 38,5°, mentre magari io guardavo allegramente i cartoni animati.

Perchè ciò che ho scritto va contro le nostre tradizioni, la nostra cultura, il nostro modo di pensare.

Va contro la nostra innata e irremovibile vocina interiore che ci dice: “Sopra i 38 dai sempre Tachipirina!” che la tradizione verbale ci ha tramandato.

Pure perchè se non gli metti la Tachipirina sopra i 38 dovrai fare i conti coi nonni: e come glielo spieghi a loro che per 30 anni hanno agito in un certo modo, che in realtà gli antipiretici non curano nulla, ma servono solo a lenire un disagio (laddove il disagio c’è!).

Credetemi: sotto i 40, benchè fastidiosa, la febbre non è pericolosa. I segnali di pericolo della febbre sono ben altri e prescindono dalla temperatura.

Essi possono essere presenti a 37 e mezzo come a 39 o a 40,2. I segnali di pericolo della febbre dipendono dalla malattia scatenante e li ho descritti in un altro articolo che vi linko qui.

Dott. Raffaele Troiano

Foto di Adriano Gadini da Pixabay

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