Mascherina nei bambini asmatici

Gli asmatici possono indossare la mascherina? Rischiano problemi respiratori? O rischiano più se non la indossano?

So bene quanto tali domande tormentino voi genitori. E per farvi intuire sin da subito il senso di questo articolo vi faccio immediatamente un’altra domanda:

“I soggetti miopi possono guidare?”

“Certo che si, se portano gli occhiali!” (starete pensando).

E certo perchè grazie agli occhiali è possibile “compensare la miopia” rendendo un soggetto capace di fare tutto (automobile compresa!).

E voi sapete che anche l’asma può essere compensata?

Anzi vi dirò di più: in base alle diverse tipologie d’asma che ora vedremo vi sono situazioni in cui tale “compenso asmatico” avviene spontaneamente pur senza terapia di fondo quotidiana (es: asma parinfettivo).

Vi sono poi forme in cui invece tale “compenso asmatico” avviene solo grazie alla terapia (in prevalenza parliamo di forme di asma allergico).

Se tale “compenso dell’asma” non avvenisse sarebbe un vero guaio perchè il bambino non solo non potrebbe indossare la mascherina, ma non riuscirebbe neanche a fare sforzi fisici, sport e varie altre attività.

Un po’ come se tutti i miopi del mondo (incluso me!) smettessero di indossare gli occhiali adesso!

Quest’articolo finirebbe qui perchè non distinguerei più le lettere sullo schermo!

Quando l’asma invece è “ben compensato” (in medichese si dice “ben controllato”) il bimbo può fare tutto, così come il miope che indossi gli occhiali.

E così come è possibile misurare la vista del miope con i vari tipi di lente allo stesso modo è possibile misurare il “compenso asmatico” di un soggetto con vari tipi di terapia (o anche senza terapia!).

Come si misura? L’esame clinico è il primo step. L’esame spirometrico (fattibile dai 6 anni in poi!) è un’ulteriore utile passaggio per valutare la funzione respiratoria di bambini asmatici e tranquillizzarsi.

Un bambino asmatico che, a riposo e sotto sforzo, con o senza terpia (in base ai casi!), abbia parametri spirometrici sovrapponibili a quelli del suo amichetto non-asmatico… in pratica potrà giocare, fare sport, indossare mascherine e fare il chirurgo da grande esattamente come il suo amichetto!

L’asma “ben controllato” non è una controindicazione alla mascherina!

Fatta questa premessa vi confesso che addentrandomi nell’argomento ho quasi timore a scrivere poichè immagino già orde di “lettori/lettrici a mano armata” pronti ad aggredirmi tra i commenti se solo oso affermare che, per quanto emerge dalle raccomandazioni CDC, non vi è alcuna controindicazione alla mascherina in caso di asma bronchiale ben controllato (ovvero in assenza di difficoltà respiratorie!).

Una controindicazione compare invece in corso di difficoltà respiratoria (qualunque ne sia la genesi: asma, laringospasmo etc…).

Il CDC (Center for Disease Control and Prevention) infatti suggerisce quanto segue (vedi fonti):

“La mascherina non dovrebbe essere indossata da:

  • Bambini di età inferiore a 2 anni
  • Chiunque abbia problemi di respirazione
  • Chiunque sia incosciente o incapace di rimuovere la mascherina autonomamente senza assistenza”

E’ chiaro che l’ultimo punto si riferisce a soggetti diversamente abili che presentino deficit neuromotori (chiamati spesso nel linguaggio corrente “pazienti neurologici”).

Il secondo punto invece fa chiaramente riferimento a chi ha problemi di respirazione.

Detto ciò, chi tra voi in questi giorni si batte contro l’uso della mascherina starà sicuramente pensando: “Dottò ma l’asma è un problema respiratorio!”.

Certo che lo è. Ma per fortuna quando è “ben controllato”, non dà alcun problema a respirare.

Così come la miopia è un problema visivo ma quando “ben corretta” dalle lenti, non dà alcun problema a vedere!

Tornando infatti all’esempio su citato di miopia e automobile, sto provando a immaginare di applicarvi analoghe raccomandazioni CDC per farvi meglio capire:

L’automobile non dovrebbe essere guidata da:

  • Bambini di età inferiore a 18 anni
  • Chiunque abbia problemi di vista
  • Chiunque sia incosciente o incapace di muoversi autonomamente senza assistenza”

Ebbene, se per problema di vista si voglia intendere anche la miopia “ben controllata” dagli occhiali, allora io adesso devo subito interrompere quest’articolo e andare a prendere l’autobus per andare a lavoro.

Se dunque un miope “ben controllato” grazie agli occhiali come me può indossare l’automobile, stando alle reali raccomandazioni CDC sopra citate, un asmatico “ben controllato” (con o senza terapia) può tranquillamente indossare la mascherina.

Tipi d’asma in pediatria

Per fortuna infatti gli asmatici “ben controllati” non presentano difficoltà respiratorie in condizioni basali e sotto sforzo.

E ciò è vero soprattutto per le forme non-allergiche: ricordiamo infatti che nei primi 5 anni di vita l’asma è prevalentemente su base infettiva piuttosto che allergica (asma parainfettivo, detto anche broncospasmo virus-indotto).

Tali bambini hanno asma con necessità di broncodilatatori solo in corso di febbre, raffreddore e infezioni delle vie respiratorie e la loro situazione tenderà a migliorare dopo i 5 anni, allorchè le crisi di broncospasmo virus-indotto tendono a sparire.

Alcuni di essi però (specie se presentino anche una componente allergica alla base del loro stato asmatico) continuano ad avere sintomi anche dopo i 5 anni.

Ricordiamo infine che non tutte le crisi asmatiche acute si manifestano con dispnea (affanno). Alcune di esse si esprimono infatti sottoforma di attacchi di tosse secca o mista (cioè fasi secche e fasi mucose alterne).

Ed è chiaro che in corso d’attacco asmatico acuto, come giustamente osserva il CDC, visto che il soggetto presenta un problema nella respirazione, non può indossare mascherina.

Asmatici in classe senza mascherina: cosa rischiano?

A chiusura di quest’articolo mi prime dunque rammentare che l’uso della mascherina è un fattore protettivo in primis per i bambini asmatici.

Se infatti decidessimo di controindicarne l’uso a tutti gli asmatici (che sono davvero tanti!) di certo favoriremmo la circolazione di virus nelle scuole (non solo Covid-19).

E i bronchi di soggetti asmatici meno virus incontrano, meglio è.

Specie virus nuovi carichi di punti interrogativi come il Covid-19.

Tra i vari punti interrogativi del Covid-19 in pediatria sappiamo infatti che la maggior parte dei bambini ha per fortuna un decorso buono. Ma è per vero che se l’infezione dilaga i numeri diventano, in assoluto, poco piacevoli…

Negli USA su 476.000 bambini ammalati, 4.163 sono stati ospedalizzati e 101 sono morti. Bassa percentuale dirà qualcuno? Io preferisco in ogni caso che questa infezione non dilaghi.

E chi ha già problemi respiratori cronici di base (es: asma bronchiale, fibrosi cistica, discinesie ciliari, BPCO…) ha di certo un tassello di rischio in più nell’avere un decorso complicato di malattia.

Per concludere dunque, domanda a bruciapelo:

“Se ho un figlio asmatico posso mettergli la mascherina?”

“Ceto che si, se l’asma è ben controllato”

Chiedete dunque al vostro pediatra o al centro pneumologico che segue il piccolo che sulla base dell’esame clinico e dell’ultima spirometria fatta, sapranno di certo darvi tale informazione e qualora il suo stato asmatico non risulti essere “ben controllato”, proporvi magari un upgrade terapeutico che sarà utile al bimbo per tutte le sue attività (non solo per indossare la mascherina!)

Fonti citate nell’articolo:

https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/prevent-getting-sick/cloth-face-cover-guidance.html

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