Schema di Svezzamento: una pratica guida orientativa

schema di svezzamento

Guida alla preparazione della prima pappa e introduzione degli alimenti

In questa pagina offro uno schema orientativo di svezzamento per aiutare chi si accinge a svezzare il proprio bambino. Nelle tabelle di svezzamento qui proposte voglio giusto indicarvi i passaggi chiave per la preparazione di una pappa ben bilanciata.

Se avete infatti scelto di iniziare lo svezzamento con le pappe è necessario avere indicazioni orientative sulle quantità in grammi per evitare errate proporzioni dei vari nutrienti (in particolare il sovraccarico proteico cui l’epoca del boom economico ci ha erroneamente abituati con conseguente aumento dell’obesità).

Il consiglio resta ad ogni modo quello di utilizzare “la pappa” solo in fase iniziale e, ove possibile, avviare il bambino all’autosvezzamento cosicchè avrà modo di autoregolare le quantità in base alle sue esigenze.

Subito dopo troverete alcuni paragrafi con spiegazioni di approfondimento.

Preparazione pappa ben bilanciata

La pappa è un piatto unico che unisce il primo (carboidrati/energia e ferro), il secondo (proteine/mattoncini della crescita, calcio e ferro) e il contorno (minerali, vitamine, oligoelementi, acidi grassi essenziali e ferro). Le quantità descritte nelle seguenti tabelle si riferiscono a uno svezzamento regolare a 6 mesi (secondo OMS). Per svariati validi motivi il vostro pediatra potrebbe però decidere per uno svezzamento anticipato a 4-6 mesi: le quantità per lo svezzamento anticipato sono specificate al primo rigo degli elenchi asteriscati in tabella.

Leggi attentamente le Tabelle 1 e 2.

preparazione pappa
quantità omogeneizzato

Svezzamento: a quanti mesi iniziare?

Secondo l’OMS e il Ministero della Salute lo svezzamento dovrebbe iniziare a 6 mesi. Tuttavia è ragionevole anticiparlo tra i 4 e i 6 mesi laddove, a giudizio del proprio pediatra, sussistano situazioni di rischio legate alla storia del piccolo (es: deflessione curve di crescita, fattori di rischio per carenza di ferro etc).

Approfondisco l’argomento a questo link – Svezzamento anticipato a 4 mesi: quando occorre?

Altro motivo per anticiparlo a 4-6 mesi risiede nella prevenzione delle allergie alimentari (vedi ultimo paragrafo in fondo alla pagina).

Quanto latte dare prima e durante lo svezzamento?

Il latte materno è sempre e solo a richiesta. Ma sappiamo che sin dai primi mesi di vita per il latte in formula la quantità giornaliera può essere così calcolata:

Peso del bimbo non ancora svezzato: togli lo zero finale e aggiungi 250 ml

Esempi pratici :

  • Pesa 3000gr?    300 + 250 =  550 ml in 6-8 poppate al giorno
  • Pesa 5500gr?    550 + 250 =  800 ml in 4-5 poppate al giorno
  • Pesa 8000gr?   800 + 250 =  1050 ml in 3-4 poppate al giorno

(Oltre questi pesi probabilmente sarà svezzato e quindi la quantità di latte giornaliero inizia a diminuire sottraendo circa 250 ml per ogni pappa)

Peso del bimbo svezzato:  calcola come sopra indicato ma poi togli 300 ml per ogni pappa/pasto

Esempi pratici :

  • Pesa 8000gr e fa 1 pappa?  800 + 250 =  1050 ml. Tolgo 300 per la pappa, quindi 750 ml in 3-4 poppate
  • Pesa 8000gr e fa 2 pappe?  800 + 250 =  1050 ml. Tolgo 600 per le 2 pappe, quindi 450 ml in 2-3 poppate
  • Pesa 9000gr e fa 2 pappe? 900 + 250 =1150 ml. Tolgo 600 per le 2 pappe, quindi 550 ml in 2 poppate
  • Pesa 10.000gr (10 Kg) e fa 2 pasti?  1000 + 250 = 1250 ml. Tolgo 600 per i 2 pasti, 650 ml in 2-3 poppate

A 12 mesi: la quantità massima di latte è 400 ml in 2 volte/die

Dopo l’anno di vita, a prescindere dal peso, nessun bimbo dovrebbe più superare i 3-400 ml di latte al giorno altrimenti si rischia un’anemia da carenza di ferro: l’eccesso di proteine del latte favorisce infatti la perdita intestinale di ferro(vedi ilpediatraspiega.it).

Come introdurre la merenda (frutta)?

Puoi iniziare a darla come merenda mattutina o pomeridiana prima o dopo la pappa. Asseconda il volere del bambino! C’è chi la gradisce subito dopo la pappa, chi invece 1-2 ore dopo, un po’ prima della successiva poppata.

Ricorda: mentre la pappa è sostitutiva di una poppata lattea, la frutta invece non lo è. Anzi: nei bimbi che prendono latte in formula nel tempo puoi anche pensare di fondere frutta e poppata offrendogli a merenda un frullato o uno yogurt a frutta!

Infine in molti chiedono: meglio cominciare con frutta o con pappa?

Fate come preferite non c’è una regola! Molti pediatri preferiscono cominciare dalla frutta semplicemente perché è più acidula e vi sono esperienze di bimbi che (furbamente) dopo aver assaggiato la pappa (dal sapore più dolce) poi rifiutano la frutta. Ma ciò non accade di regola e quindi ed è quindi indifferente cominciare con pappa o con frutta.

Come variare gli alimenti settimanalmente?

Ogni giorno il bimbo dovrà assumere tutte le categorie di alimenti sopra descritte per bilanciare le sue esigenze nutrizionali (primo, secondo, contorno… eventualmente unificati in pappa se faccio svezzamento tradizionale).

Nell’ambito di ogni categoria nutrizionale è importante variare e diversificare settimanalmente le pietanze.

  • nel lungo termine la variazione dei cereali dipende molto dalla cultura del singolo paese: in Italia siamo tipicamente “pastaioli” (frumento), ma nulla vieta che in casa tua possano nascere abitudini diverse dando più spazio a riso o altri cereali!
  • la variazione degli alimenti proteici l’ho invece già descritta nell’apposita Tabella 2 (vedi sopra) a cui ti rimando

Se fate “autosvezzamento” il tutto diventa più semplice e non serviranno le grammature sopra in tabella perchè ci affidiamo all’autoregolazione del bambino: lui saprà quanto mangiare pur senza leggere questo schema! Con tale approccio Il bimbo si autoregola e sceglie lui quanto mangiare: assecondare la sua fame senza forzarla è il modo migliore per non creare conflitti rischiando di fargli odiare il momento del pasto! Approfondisco il tema su ilpediatraspiega.it.

Se fate “svezzamento tradizionale” valutando poi nel tempo l’integrazione con pratiche di autosvezzamento allora le grammature qui riportate vi torneranno utili per garantire i fabbisogni minimi necessari per preparare pappe bilanciate senza eccedere specie per quanto riguarda la quota proteica che se eccessiva nel primo anno mette il “turbo” agli adipociti aumentando il rischio futura obesità.

Obiettivo di svezzamento: 5-6 pasti al giorno ben variati

(2 pappe, 2 latti e 1 o 2 merende a base di frutta)

Obiettivo che possiamo raggiungere con calma e serenità nell’arco di 6 mesi, assecondando il bambino e senza mai forzarlo.

  • Quando il piccolo mostra gradire e finisce la pappa, è giunta ora di introdurre la seconda pappa!
  • E se invece non la finisce? Se si mostra ostile e oppositivo al cucchiaino?

In tal caso forse ha bisogno di stimoli diversi! Magari è il caso di sperimentare un po’ di pratiche di autosvezzamento mettendogli cibi solidi sul piano del seggiolone (opportunamente tagliati e di adeguata consistenza – vedi corso manovre antisoffocamento in sezione CORSI su ilpediatraspiega.it) lasciando che sia lui stesso ad esserne attratto, a prenderli con le dita e portarseli alla bocca.

  • L’obiettivo è arrivare ai 12 mesi di vita con una giornata alimentare così costituita:
    • 2 pasti lattei (sostituibili con yogurt, ricotta)
    • 2 pasti (pranzo e cena)
    • 2 merende di frutta (una delle quali po’ essere fusa a un pasto latteo sottoforma di frullato o yogurt… o magari un occasionale gelato quando sono più grandi!)

Allergie e Svezzamento

Diciamo innanzitutto che oggi sappiamo che non vi è alcun motivo per seguire un particolare ordine tra gli alimenti: potete dare ciò che volete e nell’ordine che preferite. E’ noto oggi che ritardare l’introduzione di alcuni alimenti (es: pesce, pomodoro, uovo) non protegge dalle allergie ma anzi ne aumenta la probabilità!

Se però il bambino sulla base della storia familiare è classificato dal vostro pediatra come “a rischio di allergia” allora è un atteggiamento prudente aspettare almeno 4-5 giorni tra un nuovo alimento e l’altro. Ciò vale soprattutto per gli alimenti a maggior rischio di allergia in età pediatrica, ovvero: latte in formula, uovo, pomodoro, pesce.

Il fine è quello di osservare, descrivere ed associare, con l’aiuto del vostro pediatra, eventuali reazioni al singolo alimento (reazioni cutanee, diarroiche o di altro tipo).

Oggi sappiamo che un’esposizione lieve e costante a cibi “allergizzanti” durante il periodo finestra 4-6 mesi sembrerebbe prevenirne l’allergia, specie se le proteine di tali cibi sono incontrate attraverso il latte materno.

La finestra temporale 4-6 mesi è stata infatti individuata come il periodo ideale per indurre la “tolleranza orale”: in pratica se l’intestino incontra per la prima volta i vari tipi di alimenti in questo periodo aumentano le probabilità che il piccolo non diventi nel tempo allergico a tali alimenti.

Avere dunque una dieta varia durante l’allattamento e che faccia quindi passare piccole quantità di proteine di vari tipi di cibo al bambino attraverso il latte materno è un modo per “allenare” l’intestino del piccolo a “tollerare” quei cibi, prevenendone l’allergia.

Uovo già tra i 4 e i 6 mesi: rischio allergia?

Contrariamente a quanto si riteneva un tempo oggi sappiamo che l’introduzione graduale di piccole quantità di vari cibi che più spesso risultano allergizzanti (uovo, arachidi, pesce…) dai 4 mesi in poi ha l’effetto di ridurre il rischio di allergia. Introdurli prima dei 4 mesi invece, per una questione di immaturità intestinale, va ad aumentare il rischio di allergia.

Se desideri maggiori delucidazioni sul piano alimentare del tuo bambino integrandolo a una valutazione dei suoi percentili di crescita, raccogli almeno 3 misurazioni del peso fatte negli ultimi 3 mesi e richiedi un consulto online su ilpediatraspiega.it

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Leggi anche – Schemi di svezzamento? Da usare solo se l’autosvezzamento non è possibile!

Fonti:

  • Principi-Rubino, Pediatria generale e specialistica, Casa Editrice Ambrosiana, Seconda edizione, 2017
  • Alvisi et al. Italian Journal of Pediatrics (2015) Recommendations on complementary feeding forhealthy, full-term infants, 41:36 DOI 10.1186/s13052-015-0143-5
  • Foto di congerdesign da Pixabay

Foto di Clker-Free-Vector-Images da Pixabay

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