Vaccino Covid: ecco perchè vale la pena farlo

L’immunità anticorpale potrebbe svanire dopo alcuni mesi. Questa è la ragione per cui bisogna fare il vaccino per Covid tutti e nel medesimo periodo.

Fare il vaccino è fondamentale perchè il Covid deve rimanere un “senzatetto” per almeno 3-4 mesi se vogliamo liberarcene.

Non deve più riuscire a trovare organismi umani caldi e accoglienti, ma solo schieramenti armati di anticorpi ovunque provi ad entrare.

Se faremo così probabilmente ce ne libereremo.

Se invece: “si ma non so, io ho paura” etc etc allora nei prossimi mesi il Covid riuscirà ad annidarsi in una parte della popolazione, magari asintomatica o paucisintomatica, e quando tra alcuni mesi (8? 10? 12? ancora non si sa) i titoli anticorpali caleranno in chi oggi si vaccina, il bastardo potrà di nuovo scorazzare in lungo e in largo come gli gira.

Colpendo eventualmente anche chi è già stato colpito.

E saremo punto e a capo.

Un po’ come i pidocchi… il trattamento deve essere simultaneo!

Sapete perchè i bambini colpiti da pediculosi in una classe dovrebbero fare il trattamento possibilmente nello stesso periodo prima di rientrare in classe?

Per evitare le reinfestazioni ping-pong tra bambini.

Per il Covid, come per i pidocchi, quando ci si trova ad operare un intervento di salute pubblica che non dia esito a un’immunità permanente e duratura, la comunicazione tra i soggetti coinvolti e la “simultaneità” dell’intervento è fondamentale.

Altrimenti chi ha fatto il trattamento anti-pidocchi ieri, li riprende domani dal compagno che non lo ha ancora fatto.

Così come chi farà il vaccino il prossimo Gennaio, potrebbe riprendere il Covid di lì a diversi mesi grazie a chi deciderà di non vaccinarsi e continuerà a dare “cure e amore” al virus nei prossimi mesi, veicolandolo magari in forma asintomatica.

Come è avvenuto in Estate (leggi anche – Covid19: perchè adesso è più aggressivo che in Estate?)

Ecco perchè la classe si dichiara “guarita dall’epidemia” quando per almeno 3 settimane nessun genitore trovi più forme vitali passando, ogni 2 sere, un pettine a denti stretti tra i capelli del proprio bimbo.

Per il vaccino Covid19 il discorso è più o meno simile. Per guarire dall’epidemia ed evitare reinfezioni ping-pong di qui a 7-8 mesi, dobbiamo tutti “rientrare in classe” (rientrare in società) con un sistema immune inospitale per il Covid.

Solo così riusciremo a dare l’ordine di sfratto al virus dalla nostra società.

Non facendogli trovare più “case” in cui albergare subdolamente.

“Ma il vaccino è stato fatto in soli 8 mesi!!!”

Si certo, ma con migliaia di cervelli in più attivi sul medesimo argomento in tutto il mondo e sovvenzionati come non mai da enormi fondi.

E’ chiaro che il tutto si accelera.

“Si ma io ho paura!”

Anche io! Ma lo faró. Ed ho la stessa paura che ho quando mangio un frutto esotico nuovo mai assaggiato o prendo un farmaco mai preso: ma non è di certo il timore di un’allergia (tra l’altro ben gestibile qualora avvenisse!) ad inibirmi.

“Si ma se il vaccino nasconde rischi ignoti?”

La vita intera è un rischio ignoto. E resta un rischio ignoto anche restare senza vaccino non sapendo come “mi prenderà” qualora m’imbattessi nel Covid.

Ma senza voler fare troppo i filosofi ci basti sapere che purtroppo ad essere ben noti sono invece i rischi del Covid.

Ed essi bastano a scegliere di correre piuttosto i rischi del vaccino, che di certo globalmente comporta meno rischi del virus.

E quando scrivo “globalmente” includo TUTTI i rischi del Covid, in termini di salute personale (per Covid e per altro), di lutti tra i propri cari (per Covid o per altro) ed anche in termini di budget familiari in sofferenza e sconvolgimento del tessuto sociale..

La vita è un rischio, sempre. Bisogna solo saper scegliere quali rischi vale la pena correre.

Attraversare di testa il canale vaginale è stato, molti anni or sono, un enorme rischio per tutti noi. Ma ne è valsa la pena, perché ci è servito a nascere.

Mettersi in auto, magari di sera, in autostrada, per raggiungere gli amici o il lavoro, è un grande rischio ogni volta. Ma ne vale la pena, perché ci serve a vivere.

Fare il vaccino anti-Covid è anch’esso (così come mangiare per la prima volta un’arachide o come ogni altra cosa) un potenziale rischio. E nel 2020 abbiamo imparato che vale la pena correrlo.

Personalmente, non vedo l’ora di vaccinarmi, per me, per la mia famiglia, per gli amici e per tutti i bambini e genitori che incontrerò durante la mia vita lavorativa.

Autore: Dott. Raffaele Troiano

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

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